E' stata inaugurata martedì 18 Gennaio, presso la sede accademica dei Georgofili, una esposizione di "Cabrei", raccolte di mappe di proprietà terriere, dettagliatamente disegnate ed acquerellate, nate a partire dal Cinque-Seicento, quando ancora non esisteva il catasto.
Nell'esposizione appaiono cabrei antichi, realizzati tra il 1673 e il XIX secolo, tratti da raccolte gentilmente messe a disposizione degli archivi di illustri famiglie di Georgofili: Ginori Lisci, Mazzei, Rimbotti, Contini Bonacossi, Frescobaldi; documenti storici preziosi per lo studio delle profonde trasformazioni del paesaggio agricolo e del territorio.
Nell'Ottocento, la realizzazione del Catasto particellare toscano, portò al declino di questa vera e propria arte, sostituita poi dalle nuove tecnologie delle foto aeree e satellitari.
Un giovane artista, Paquito Forster, ha oggi rinnovato l'interesse per i Cabrei, facendone riemergere il valore. Questi cabrei moderni di Forster sono esposti in due sale della mostra presso l'Accademia dei Georgofili.
L'esposizione resterà aperta fino a giovedì 9 Febbraio, dal lunedì al venerdì (ore 15.00-18.00), con ingresso libero.
Per informazioni, visitare il sito www.georgofili.info
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