Capelli laminati d'oro, labbra tinte di rosso, fori ai lobi per ingentilirla con preziosi orecchini. La Venere dei Medici, per secoli icona della Galleria degli Uffizi e da Canova ritenuta ancora archetipo della bellezza femminile, non è sempre stata come noi la vediamo. I restauri che da un anno stanno interessando la Tribuna e le sculture li ospitate dalla fine del XVII secolo (come il Satiro danzante, i Lottatori, l'Arrotino e appunto, la Venere dei Medici), regalano sorprese e suggestioni. Sono molte infatti le scoperte fatte in questi mesi, tra cui il ritrovamento di ampie porzioni di foglia d'oro che rivestivano i capelli della Venere. Già i racconti dei visitatori settecenteschi descrivevano il biondo aureo dell'opera, riportato anche nelle guide della Galleria, scomparso probabilmente in seguito ad un restauro eccessivamente zelante compiuto al ritorno della scultura dell'esilio parigino imposto da Napoleone. Search with Google
domenica 4 marzo 2012
Le scoperte su La Venere degli Uffizi
Capelli laminati d'oro, labbra tinte di rosso, fori ai lobi per ingentilirla con preziosi orecchini. La Venere dei Medici, per secoli icona della Galleria degli Uffizi e da Canova ritenuta ancora archetipo della bellezza femminile, non è sempre stata come noi la vediamo. I restauri che da un anno stanno interessando la Tribuna e le sculture li ospitate dalla fine del XVII secolo (come il Satiro danzante, i Lottatori, l'Arrotino e appunto, la Venere dei Medici), regalano sorprese e suggestioni. Sono molte infatti le scoperte fatte in questi mesi, tra cui il ritrovamento di ampie porzioni di foglia d'oro che rivestivano i capelli della Venere. Già i racconti dei visitatori settecenteschi descrivevano il biondo aureo dell'opera, riportato anche nelle guide della Galleria, scomparso probabilmente in seguito ad un restauro eccessivamente zelante compiuto al ritorno della scultura dell'esilio parigino imposto da Napoleone.
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